Le emorroidi sono formazioni vascolari localizzate a livello della giunzione tra retto e ano costituite da una sorta di cuscinetti. Sono fisiologiche, cioé le hanno tutti.
Prevenzione
Come per tutto l’apparato gastrointestinale, dopo i cinquant’anni è una buona norma preventiva effettuare un controllo almeno quinquennale, anche in assenza di sintomi, per scoprire in tempo eventuali patologie silenti.
Quando diventano patologia?
Quanto manifestano sintomi: sanguinamento, prolasso, discomfort. In base alla capacità o meno di ridursi (cioè di tornare nel canale anale) più o meno spontaneamente, si possono classicamente studiare in 4° gradi.
Come diagnosticarle?
Con una visita medica, chirurgica, proctologica e preferibilmente eseguendo una semplice anoscopia presso lo specialista.
La proctologia (dal greco πρωκτός, ano, e λογία, studio) o, in un contesto più ampio, la colonproctologia, si occupa in maniera altamente selettiva delle malattie del colon-retto e ano.
Quali sono i sintomi per cui è necessaria una visita proctologica?
- Sanguinamento
- Dolore
- Bruciore
- Prurito
- Ano umido
- Tenesmo (la sensazione di dover defecare senza riuscirci)
- Stitichezza
- Reperto di neoformazioni o ecrescenze anali e perianali
Quando trattare le emorroidi?
La malattia emorroidaria va tratta allorquando ci siano sintomi, interferendo con la qualità di vita del paziente e lo stato di comfort (richiesta del paziente) oppure quando tendono a determinare anemia (prescrizione del medico).
Cos’è la terapia sclerosante?
È un trattamento ambulatoriale per le emorroidi sintomatiche: semplice, veloce, indolore, ripetibile.
È indicata per le emorroidi sintomatiche di primo grado e per quelle di secondo grado. Si effettua durante l’anoscopia con iniezione diretta e indolore nei gavoccioli emorroidari di un farmaco sclerosante nelle tre sedi tipiche.
L’iniezione induce un processo flogistico che porta all’obliterazione dei vasi sanguigni della zona (effetto sul sanguinamento) e dalla cui riparazione si crea un tessuto cicatriziale che mantiene in sede le emorroidi (effetto sul prolasso). Il paziente può riprendere le normali attività subito dopo il trattamento.
Quali trattamenti esistono?
- Dietetico farmacologici
- Ambulatoriali
- Chirurgici ospedalieri
In cosa consiste la visita proctologia?
Il primo incontro con il chirurgo proctologo è dedicato alla approfondita conoscenza delle abitudini intestinali, alla raccolta dei sintomi, dello stato di salute generale. È importante comunicare al medico non solo la situazione al momento della visita, ma anche la sua evoluzione nel tempo a partire dall’infanzia, il decorso di eventuali gravidanze, ecc.
Dopo il colloquio il paziente verrà fatto distendere sul fianco sinistro a gambe rannicchiate (posizione di Sims) e si procederà nell’ordine a:
- Ispezione della zona perineale (visione di eventuali lesioni, dermatiti, conformazioni anatomiche atipiche, ecc.);
- Esplorazione rettale (valutazione funzionale con eventuali prove di contrattilità degli sfinteri, ricerca di masse palpabili, di zone di dolorabilità elettiva, ecc.);
- Anoscopia (visione diretta del distretto anorettale fino a 6-8 cm dal margine anale). Tutte le manovre sono eseguite senza alcun bisogno di preparazione intestinale o di anestesia, con un fastidio paragonabile a quello di una visita ginecologica o urologica.